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Pro e contro della dieta vegetariana

Le ragioni che spingono ad eliminare la carne dalla propria dieta, per abbracciare lo stile di vita vegetariano, sono molteplici: alcuni operano questa scelta per motivi etici o religiosi, altri per motivi di salute o di benessere, ritenendo la carne un alimento troppo ricco di grassi dannosi. Privilegiare
frutta e verdura a discapito della carne, infatti, riduce (e di non poco) il rischio di molte malattie quali l'ipertensione, l'obesità, le malattie cardiovascolari, le malattie neoplastiche intestinali e i tumori al seno.

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UNA DIETA POVERA DI GRASSI E RICCA DI FIBRE E ANTIOSSIDANTI
Le diete vegetariane sono tipicamente povere di grassi (in particolare di grassi saturi, anche definiti grassi "cattivi") e colesterolo, mentre sono incredibilmente ricche di fibre e antiossidanti, che svolgono un ruolo importante nel controllo del peso e dei livelli di colesterolo, nella detossificazione dell'organismo e nella prevenzione dei danni causati dai radicali liberi, notoriamente associati all'invecchiamento dei tessuti e ad una varietà di condizioni degenerative croniche o tumorali. Inoltre le diete vegetariane sono spesso povere di sodio e ricche di potassio, un aspetto importante nel controllo e nella prevenzione dell'ipertensione.

SI CORRONO RISCHI AD ELIMINARE LA CARNE DALLA PROPRIA ALIMENTAZIONE?
In effetti le diete vegetariane presentano anche qualche svantaggio. Eliminando dalla propria alimentazione la carne ed altri prodotti di origine animale si rischia di rinunciare ad importanti fonti di proteine, calcio, ferro e vitamina B12. Tuttavia è possibile ridurre il rischio di carenze proteiche e di calcio includendo nella dieta abbondanti quantità di alimenti vegetali ricchi in proteine (legumi, frutta secca, cereali integrali) e calcio (vegetali a foglia verde). In alternativa è necessario ricorrere ad un'appropriata integrazione con prodotti specifici, ascoltando sempre il parere di un dietologo o un nutrizionista.

IL RISCHIO MAGGIORE È RAPPRESENTATO DAL FERRO
Il Ferro è un sale minerale essenziale per la formazione del gruppo eme (o ematina), necessario al trasporto di ossigeno da parte dei globuli rossi. È presente in abbondante quantità negli alimenti di origine animale e in minima quantità nei vegetali. Compensare la mancanza di "ferro animale" con quantità industriali di "ferro vegetale" non è possibile. Questo perché il problema fondamentale del ferro è che nella forma biochimica con cui è presente nella carne è da noi facilmente assimilabile, mentre dai vegetali no. Pertanto, quando i loro depositi di ferro si esauriscono, i vegetariani possono andare in contro ad anemia sideropenica. In questo caso è necessario integrare la propria dieta con dei farmaci, capaci di fornire ferro e vitamine che la scelta alimentare che abbiamo operato non può garantire.

UN PICCOLO E PREZIOSO CONSIGLIO
In ogni caso è importante per tutti, ma in particolar modo per i vegetariani, sottoporsi a frequenti e regolari esami del sangue, poiché rappresentano il modo migliore per tenere sotto controllo il proprio stato di salute e svelare eventualmente la presenza di carenze subcliniche (emoglobina, ferritina, ferrosierico, vitamina B12). Solo in questo modo i vegetariani possono sapere se la loro dieta è completa e bilanciata e quindi operare i necessari aggiustamenti per correggere ogni eventuale carenza nutrizionale.

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