Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    38.951,77
    +67,51 (+0,17%)
     
  • Nasdaq

    16.267,35
    -65,20 (-0,40%)
     
  • Nikkei 225

    38.202,37
    -632,73 (-1,63%)
     
  • EUR/USD

    1,0747
    -0,0012 (-0,11%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.139,31
    -963,04 (-1,63%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.328,74
    +34,07 (+2,63%)
     
  • HANG SENG

    18.313,86
    -165,51 (-0,90%)
     
  • S&P 500

    5.178,01
    -9,69 (-0,19%)
     

Spending review, Cottarelli alza a 5 mld risparmi del 2014

di Giuseppe Fonte ROMA (Reuters) - Tra maggio e dicembre 2014 la spending review può garantire 5 miliardi di risparmi, secondo il commissario Carlo Cottarelli. "Il risparmio massimo è di 7 miliardi su base annua, se si fosse cioè iniziata l'azione a gennaio. Il numero sarà quindi più basso, per gli ultimi otto mesi del 2014 si arriva a 5 miliardi se si comincia da maggio", ha detto Cottarelli in una audizione al Senato. Mercoledì 12 marzo il commissario aveva indicato in 3 miliardi i risparmi "effettivi" del 2014. "C'è un margine di incertezza. Dipende dallo sforzo che si fa e dalle decisioni politiche che si prendono", dice oggi Cottarelli. Matteo Renzi vuole utilizzare la spending review per finanziare gran parte dell'annunciato taglio al cuneo fiscale. L'obiettivo del governo è ridurre l'Irpef sui redditi medi e bassi di 6,7 miliardi nel 2014 e di 10 miliardi dal 2015. I risparmi previsti sulla spesa previdenziale "sono nell'ordine dell'1%, molto meno di quanto si farebbe in altri settori. Per i costi della politica si parla di una riduzione dei costi del 10%", spiega Cottarelli ricordando che lo Stato eroga ogni anno 270 miliardi di pensioni. "Comunque queste sono scelte politiche. Si può anche pensare che sia un comparto che non si vuole toccare". Cottarelli stima in 85.000 i dipendenti in esubero nelle varie amministrazioni pubbliche ma esclude licenziamenti: "È un problema risolvibile assorbendo altrove il personale. Per questo il rapporto sottolinea l'importanza della mobilità". Per le forze di polizia o per le centrali di acquisto, "occorre partire subito in termini di definizione dei piani specifici anche se gli effetti si vedranno solo nel 2015. Nella mia agenda c'è la scadenza di metà settembre per la definizione dei piani strutturali", dice Cottarelli. I PROFILI CRITICI Il piano complessivo vale 18 miliardi nel 2015 e quasi 34 miliardi nel 2016. Un profilo critico è che le stime sono al lordo dei "possibili effetti sulle entrate", ad esempio la minore Irpef dovuta al taglio di 500 milioni annui sulle retribuzioni dei dirigenti pubblici. Poi c'è la questione di quanto effettivamente possa andare a ridurre le tasse. La bozza del piano ricorda che, a obiettivi di indebitamento netto invariati, "una parte rilevante dei risparmi di spesa andrebbero a riduzione del deficit". In Senato Cottarelli specifica che i 5 miliardi del 2014 "sono naturalmente aggiuntivi" rispetto ai 488,4 milioni previsti dalla legge di Stabilità. I risparmi degli anni successivi comprendono invece le risorse 'già ipotecate' dalla manovra: 4,4 miliardi nel 2015 e 8,9 nel 2016. Poi c'è il fronte europeo. La Commissione ha chiesto una manovra aggiuntiva sul deficit strutturale. I tecnici di Bruxelles, infatti, ritengono che l'Italia non sia nelle condizioni di garantire il pareggio di bilancio nel 2014 e ridurre il rapporto debito/Pil in linea con la regola del ventesimo. La Commissione sostiene che, al netto del ciclo e delle una tantum, il disavanzo di quest'anno sarà pari allo 0,6% del Pil, oltre il margine massimo di 0,5 punti che delimita il pareggio di bilancio. Renzi per ora esclude qualsiasi correzione dei conti e dice di voler aumentare il deficit nominale a ridosso del 3% dal 2,6% tendenziale. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia