Come sta andando la Museweek di Milano...

Più che un solo concerto chiamiamola MuseWeek: sei giorni di un evento simile, ma solo per i Musers, alla settimana della Moda milanese che tutto paralizza in città. In questo caso il focus è solo al Mediolanum forum di Assago dove un bel plotone di affezionati già si è avventurato in questi giorni in code sin dal mattino per conquistare la prima fila.

ph. Francesca Fiorini Mattei per Yahoo.it


In realtà però a questo giro essere molto vicini al palco era abbastanza facile: il palco del Drones Tour è studiato per godere dello spettacolo a 360 gradi e circondare totalmente il pubblico con droni, luci, visual. Niente scenografie pesanti sul palco che però ruota proprio per far godere la vista dei 3 (più uno, durante i live) del Devon. Qualcosa di più low profile del maestoso palco dello Stadium Tour portato in Italia con tanto di ciminiere che in piena estate arrazzarono Torino e Roma e robottino che arrivava a intrattenere ballando. Ma è un low profile formato Muse: qualcosa di mozzafiato con delle luci studiate alla perfezione - da lì anche l'invito a non usare il flash per non rovinare le opere multimediali al pubblico - che va a far da contorno a Matthew Bellamy, semiinfortunato a un dito del piede, Dom Howard e Chris Wolstenholme. Questa volta il Drones Tour è uno show, perfetto in ogni dettaglio, che blocca chi lo assiste per tutta la durata. Senza mai un momento di pausa ma per due ore di spettacolo continuative, i Muse confermano a tutti di essere al momento la migliore band pop-rock live. Non solo grandi musicisti in studio, il cui ultimo album Drones vede anche la collaborazione dell'italiano Tommaso Colliva nella produzione del disco, ma consolidati mattatori del palco da anni. Chi si sorprende del livello raggiunto da questo tour ha probabilmente perso dei pezzi negli anni precedenti o sottovalutato la band: dai giudizi tranchant del 1999 dove si consideravano cloni dei Radiohead sono stati fatti altri sei album, che hanno scalato i vertici delle classifiche e hanno fatto parte di diverse colonne sonore di film. Ora si parla invece, anche nel mercato italiano, di band simili ai Muse. Insomma: ne è passato di tempo e fiumi di inchiostro e megabyte su di loro.

ph. Francesca Fiorini Mattei per Yahoo.it

Per quanto riguarda questa serie di concerti c'erano come opening act i De Staat, band olandese di Nijmegen che abbiamo intervistato proprio a riguardo di questo slot di supporto. Il cantante Torre Florim ci ha detto che: “I Muse già ci avevano anticipato che i fan italiani sarebbero stati calorosissimi, ma ogni sera per noi è bellissimo. Loro ci hanno notati per il nostro video della canzone Witch Doctor che è sia diventato virale e sia ha vinto diversi premi anche a festival di cinematografia, e poi ci hanno invitato a suonare con loro… per noi che ancora facciamo concerti in posti piccoli quando siamo fuori dall'Olanda è una cosa meravigliosa… ed una sorta di avvicinamento alla nostra data all'Heineken Music Hall del prossimo febbraio dove ci esibiremo davanti a 5000 persone, e lì sarà tutto nostro…”

Nella data in cui eravamo presenti siamo anche stati benedetti da una setlist che pescava venti canzoni che abbracciavano tutta la loro discografia: da successi recenti come Dead Inside e Mercy a canzoni storiche come Bliss, Time is Running Out, Supermassive Black Hole e Citizen Erased. Rispetto alla domenica precedente i fan di vecchia data sono stati molto più contenti nell'aver risentito i brani a cui erano affezionati e con i quali magari sono cresciuti. Certo è vero che ormai la band raggiunge un pubblico molto più ampio che non conosceva alcune delle canzoni storiche citate… ma scoprirle live per poi recuperarle presumiamo sia sempre un bel momento. E sentire un Bellamy che parla italiano meglio adesso di quando era di stanza continuativa a Como sotto sotto fa piacere.Probabilmente questo bilanciamento nella setlist era dovuto anche perché era una delle quattro date scelte per un dvd-film dedicato ai Muse girato in 4k. Se volete recuperare il live show indoor dell'anno c'è tempo venerdì 20 e sabato 21. Ma è sold out…